Il territorio

L'altopiano di Teccu, ricco di flora e fauna

l'altopiano di Teccu, a pochi chilometri da Bari Sardo, è un luogo ricco di biodiversità e di storia: dalle sue rocce nere perché di origine vulcanica si può godere di un panorama su un ampio tratto di costa sottostante

L’altipiano di Teccu, posto tra Bari Sardo e il promontorio di Punta Su Mastixi, è una zona pianeggiante di origine vulcanica: la lava basaltica fluita a causa di un’eruzione durante il Pliocene gli ha conferito il caratteristico colore nero. Dall’altopiano è possibile godere di un’impareggiabile panorama sulla costa sottostante che da sempre affascina i numerosi visitatori che vi si sono avventurati, tra i quali il La Marmora che nel 1826 stilò un resoconto geologico dell’area.

L’altopiano ha una biodiversità importante: vi sono 401 specie vegetali di cui 387 endemiche e 14 introdotte, molte delle quali protette dall’ente forestale; le famiglie più numerose sono Asteraceae, Poaceae e Fabaceae ma sono molto diffusi anche il ginepro, il fico d’India e il mirto. Tra la fauna gli esemplari più diffusi sono ricci, volpi, cinghiali, lepri e rapaci come falchi e poiane. Nella zona marina sono diffuse vaste praterie di posidonia oceanica e formazioni coralline.

L’altopiano si distingue anche per l’alto numero di aree archeologiche: nuraghi e domus de janas ben conservati sono importanti testimonianze dell’antica civiltà autoctona sarda che precedette la formazione di colonie puniche e la dominazione romana. Per tali motivi non è difficile comprendere perché in molti si avventurino sull’altopiano di Teccu per escursioni solitarie o trekking in gruppo.

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